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Una società incapace di accogliere la vita

Una società incapace di accogliere la vita

Ha colpito molti di noi il ritrovamento del bambino privo di vita nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista a Bari il 2 gennaio. Il consiglio direttivo ha voluto condividere alcune riflessioni che hanno animato il confronto e lo scambio di riflessioni sul tema attorno ad alcune tematiche interconnesse.
A questo link (NEONATO BARI) è possibile trovare il testo completo che si sviluppa principalmente attorno a queste tematiche.
1. La sacralità della vita e la pace: la protezione della vita, dal concepimento alla sua fine naturale, è fondamentale per costruire una società di pace. Il riferimento alle parole di Papa Francesco evidenzia come questo compito sia intrinsecamente legato alla dignità umana.
2. Il concetto di libertà e fraternità: la lettera affronta la tensione tra libertà individuale e responsabilità collettiva, sottolineando come una vera libertà debba essere orientata al bene comune e all’amore, non all’isolamento.
3. La responsabilità della cura: Viene evidenziato il dovere morale di prendersi cura dei più vulnerabili, superando i pregiudizi e riconoscendo la storia dietro ogni fragilità.
4. Il problema della solitudine: La lettera identifica la solitudine come una delle “malattie” principali della nostra epoca, aggravata dalla disconnessione sociale e dalla povertà in varie forme.
5. L’importanza della rete sociale: Viene sottolineata la necessità di creare e rafforzare reti di supporto comunitario, dove le associazioni giocano un ruolo fondamentale nel collegare persone e risorse.
Il testo si chiude con una conclusione sulla speranza, citando Hannah Arendt, per sottolineare come le crisi possano diventare opportunità di rinnovamento se affrontate con apertura mentale e senza pregiudizi.