CORONAVIRUS, DE PALO: “BASTA DECRETI-TOPPA. CONTE INSERISCA SUBITO IN DECRETO L’ASSEGNO STRAORDINARIO PER I FIGLI”
“In questa drammatica emergenza, che secondo il Codacons è già costata quasi 500 euro a famiglia, si continua a ragionare del destino del Paese per categorie del lavoro: dipendenti, atipici, disoccupati, imprenditori. Bisognerebbe piuttosto dare risposte serie alle famiglie, partendo dalla composizione familiare.
Da essa dipende oggi la povertà in Italia, più che dalla dichiarazione dei redditi. Le misure messe in campo, però, non considerano minimamente questo elemento, né l’eventuale presenza di disabili. Finora, le famiglie hanno fatto sentire educatamente la loro voce, ma ora iniziano a essere stanche di doversi caricare sulle spalle le insufficienze del Paese senza ricevere risposte semplici, universali e concrete alle complicazioni attuali: fare da baby-sitter, da insegnanti di sostegno, da tecnici informatici, occuparsi a distanza di nonni anziani, prendersi cura di parenti fragili, fare la spesa, rimanendo a casa e continuando comunque, per chi può, a lavorare. Quanto potremo reggere?
Ogni giorno ne leggiamo una nuova: l’ultima si chiama reddito di emergenza. Noè costruiva l’Arca quando ancora c’era il sole. Da noi quando era necessario e semplice, nessun esecutivo ha mai messo le famiglie in condizione di svolgere la loro funzione generativa per la società. Ora paghiamo questo ritardo. Adesso che diluvia, non riusciamo più a vedere il valore insostituibile delle famiglie. Sentiamo dire che servono strumenti nuovi: sì, occorrono strumenti inediti per sostenere le famiglie con i loro figli e non far implodere il Paese.
Charles De Gaulle, in Francia, fece il quoziente familiare nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale: in quell’atto c’era coraggio e visione. Chiediamo a Conte di concretizzare con il suo Governo l’idea di un assegno straordinario per ogni figlio fino ai 18 anni, indipendente da ISEE e reddito. Una misura molto più utile di tanti decreti-toppa per i buchi dei decreti precedenti”: così il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo.